giovedì 22 luglio 2010

ESPLORAZIONI

Se siamo ciò che siamo, che saremo
se non quello che siamo? Siamo, abbiamo
sei piedi e settant'anni, per vedere
la luce, e abbandonarla per la tomba.
Mondi non siamo, no, né infiniti,
non abbiamo diritti sulla pietra
tranne quello di testimoniare
nell'invenzionedella città uman
la morte, noi stessi, il nostro amore.
S'alza lq torre simile a una freccia
dall'orlo della terra verso il cielo,
nllo stagno stellato in alto e in basso,
tuffanndosi e scalando il nostro mondo
per rendere più angusta la distanza
tra il mondo che tu hai chiuso negli occhi
e il mondo luminoso che indietreggia.

STEPHEN SPENDER, TR. ALFONSO RIZZARDI

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