sabato 6 novembre 2010

Una brezza di primo inverno sale
ai mnti freddi e spazia in queste fredde luci
che tu non vedi. Io le ritrovo invece
dal mio passato anche più vive. Il giorno
che a te le ruba lascia ora le valli
e in rami ombrosi cangia altri infiniti
rami e fa un lampo solo di tanti anni.
Poi tutto sfuma, l'erba ancora accesa
muore nell'altra lieve, inavvertita
che inazzura i crinali: un primo accordo
dei prati con la sera, delle case
coi nostri cuori che lottano con l'ombra.

ALESSANDRO PARRONCHI

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