mercoledì 15 giugno 2011

NON FARLO

Mi vuoi lasciare, m'han detto. Non farlo.
M'hanno detto che ad altri vuoi offrire l tuo cuore. Non farlo.
Certo tu sei straniero quaggiù, e però non sei solo:
con quale altro cuore ferito vagheggiamarissimo incontro?
Non mi fuggire, seguendo con sguardo furtivo un ignoto.
Tu mi perdi, mi fiacchi, tu sei la mia stella che getta scompiglio
nei cieli.
Tu che con me solennissimo impegno assumesti,
e promettesti e giurasti, e per me paradiso ed inferno governi,
io ti prego, con l'anima ch'arde, ti prego, non farlo.
Tu che rendi pallido un volto se a lui ti rivolgi, ti prego, non
farlo.
Tu sei tetro, e la luna si stinge sgomenta: ne vuoi tu l'eclisse?
Se rifiuti dolcezza ad un casto che soffre, più geme: non farlo.
Sì, lo so: tu voi solo punire il mio sguardo levato al saccheggio
di te che sei bello:
lo so, fermati dunque, non puoi profferire parola: non farlo.

MEVLANA RUMI, TR. A. R. PIEMONTESE E G. SCARCIA

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