martedì 18 marzo 2008

FIORITURA SUCCESSIVA

La calda scrittura dell’edera
separando il corso della via
teneva un margine rado
e là il loglio poneva i suoi disegni.

Noi venivamo prima, polvere buona,
con piede nuovo o a passo rattristato

Giunta di espandersi l’ora per il fiore,
la linea giusta si è spezzata.
L’ombra, da un muro, non poté scendere;
la terra, spogliata cedette
La morte dove s’inabissa il Tempo,
e la vita forte delle mure,
solo l’usignolo le intende
sul rigo di un canto che dura
tutta la notte se ci sto attento.
RENÉ CHAR, TR. VITTORIO SERENI

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