domenica 16 marzo 2008

PAESAGGIO

Come all’ultimo istante improvvisato
con un mucchio di case, pendii, pezzi
di vecchi cieli e di ponti crollati,
e, come una fatalità, dall’alto
percorso dal calar del sole, aperto,
laccato, accusato −
avrebbe esito tragico il paese:

se dall’ora successiva, sciogliendosi
non cadesse ad un tratto in quella piaga
quella gocciola di frescura azzurra
che già la notte mescola alla sera,
sì che il fuoco attizzato da lontano
liberato, lentamente si smorza.

Tranquilli sono gli archi ed i portoni
fluttuano nei trasparenti
sopra le fila di pallide case
che già hanno assorbito il buio in sé;
ma all’improvviso dalla luna un lampo
guizza come se chi sa come avesse
un arcangelo estratto la sua spada.
RAINER MARIA RILKE, TR. ANDREINA LAVAGETTO

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