venerdì 21 marzo 2008

IO E IL PAESAGGIO

Io e il paesaggio andiamo d’accordo.
Anche se il tipo loquace sono io, lui pure sa
Raccontarmi i sintomi della sua esistenza, come una conchiglia
mormora di oceani.

Loch Rannoch increspandosi scivola nel sole
I suoi geroglifici svaniscono uno a uno
Ma si ricreano, concluso il loro messaggio,
All’infinito.

Quella sprizzante allodola lanciata in alto nel blu
Svanirà stordita nel nulla, ma lascerà di sé una fedele
Traduzione − senti come scroscia il suo canto attraverso
La sua comparsa.

Il falco sa tutto di questo, mentre scuote
Un guanto vuoto su ripidi declivi d’aria
Finché il suo piede giallo non si stringe attorno a un grido, per strappare
Liscia pelliccia, liscia piuma.

Certo, questo significa che Schicha llion, nella mia mente
È più di una montagna.In essa si lascia dietro
Un significato, un’idea, una curva
Accucciata nella cavità di un monte.

Perciò corteggerò la montagna fino ad apprendere
Il significato del significato, niente meno. Oh,
c’è uno Schicha llion ovunque tu vada,
L’ essenziale è scalarlo.
NORMAN MC CAIG, TR. VALENTINO POGGI

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