giovedì 10 luglio 2008

Come chi in un giorno d’estate apre la porta di casa
E sente il calore dei campi con tuta la faccia
A volte all’improvviso mi sbatte la Natura in pieno
Sulla faccia dei miei sentimenti,
E io resto confuso, turbato, cercando di comprendere
Non so bene come né che cosa…

Ma chi ha ordinato a me di voler comprendere?
Chi mi ha detto che si doveva comprendere?

Quando l’Estate mi passa sulla faccia
La mano lieve e calda della sua brezza,
Solo devo sentire piacere perché è brezza
O sentire dispiacere perché è calda,
E in qualunque maniera io lo senta,
Così perché così lo sento, il mio dovere è sentirlo.
FERNANDO PESSOA/ALBERTO CAEIRO, TR. PIERLUIGI RAULE

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