La notte è buia, profondo è il tuo sonno
nel silenzio del mio essere.
Sveglia, Pena d’Amore, perché non so
aprire la porta e resterò fuori.
Le ore scorrono lente, vegliano le stelle,
il vento tace, il silenzio è pesante nel mio cuore.
Svegliati, Amore, svegliati!
Rompi la mia coppa vuota, agita la notte
con il soffio di un canto.
RABINDRANATH TAGORE, TR. BRUNILDE NERONI
lunedì 14 luglio 2008
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