C’è silenzio nell’essere umano
La luce che cade
cade come la luce
cade sugli ampi pavimenti tra le ombre
e fa brillare le innervature delle finestre.
Non ci sono raffiche di vento
nell’edificio umano.
Nel mondo esterno soffia il vento,
toccando gli alberi e creature di ogni genere.
Dall’interno dell’edificio umano il mondo è silenzioso
e silenzioso è lo sguardo
che nasce e muore una volta al confine della finestra
contro vento luce e pioggia.
Mentre i giorni e le notti
attraversano le stanze una volta
con canto significato e oblio
che appartengono a quanto è stato visto
toccato e messo in ombra.
ULF ERIKSSON, tr. EDOARDO ZUCCATO
mercoledì 10 dicembre 2008
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