Quale schiodare costante
l’anima mia da ogni cosa,
quale raccogliere sangue
e affinare il sangue tutto,
quale andare al diverso, sorridendo
d’inestinguibile pena
− ogni secondo, un abisso
di tristezza immateriale −
col cuore vuoto di sangue!
JUAN RAMÓN JIMÉNEZ, TR. FRANCESCO TENTORI MONTALTO
martedì 9 dicembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento