venerdì 23 gennaio 2009

Dopo tutti questi anni scopro di essere credente
credo a quel che il tuono e il lampo hanno da dire;
credo che i sogni siano veri,
e due siano le rappresaglie della morte;
credo che le foglie secche e l’acqua nera riempiano il mio cuore.

Morirò come una nuvola, bella, bianca, piena di nulla.

Il cielo notturno è un ideogramma,
una carta in codice perforata.
Pensa d’essere il verbo di quel-che-verrà.
Lo pensa ma non è che la Biblioteca dell’Ultima Spiaggia
la luce riflessa del Grande Equivoco.

Dio è il fuoco che trattiene i miei piedi.
CHARLES WRIGHT.

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