Forse perché della fatal quïete
Tu sei l’immago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zefiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all’universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensieri su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto corre
Questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco si strugge:
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
UGO FOSCOLO
venerdì 13 febbraio 2009
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