mercoledì 18 marzo 2009

Amiamo solo ciò che non ha nome,
che, vago segno, tormenta col mistero:
voli di gru, nella natura una serie di presagi
di quanto l’ignoto insegna a vedere.

Il suono costante della vita, come in un labirinto di mura,
nel deserto dei nostri animi vaga come un’eco randagia;
e il tempo, come una nave tra schiume sciabordanti,
naviga e non trova le rive desiderate.

E con malinconia giriamo i nostri occhi
al Passato della Terra - senza vedere i paesi futuri…

…..
In antichi specchi vive uno stormo di bellezze,
ma si vede il volto della morte nei loro turbini invocanti.

NIKOLAJ KLUJEV, TR. PAOLO GALVAGNI.

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