S’avvia tra i muri, è preda della luce…
forse eri tu, ora è un’apparizione
o forse è tutto ciò che non ha pace
o sede o movimento e non è vero
né insostanziale, vanità che solo
puri specchi tradiscono fremendo.
È una vaga figura, non ha requie…
è nostra, la credevo una chimera
se alcuna ne appariva per miracolo
sotto aride pendici inconsolata
per vie cupe ove niente vive più,
niente se non la speranza del tuono.
MARIO LUZI
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