sabato 18 luglio 2009

LA VITA OGGI MI PIACE MOLTO MENO

La vita oggi mi oiace molto meno,
ma mi piace ancora vivere: che dicevo?
Quasi toccai la parte del mio tutto e mi contenni
con uno sparo sulla lingua dietro la mia parola.

Oggi mi palpo il mento in ritirata
e in questi momentanei pantaloni mi dico:
Tanta vita e giammai!
Tanti anni e sempre le mie settimane!...
Padre e madre sepolti con la pietra
e l'irrigidimento che resiste;
fratelli a tutto tondo, i miei fratelli,
e il mio essere in piedi e col gilet.

In modo enorme mi piace la vita
ma, naturalmente,

con la mia morte amata e il mio caffè
e vedendo i frondosi castagni di Parigi
e dicendo:
E' un occhio questo, quello; una fronte questa, quella... E ripetendo:
Tanta vita e giammai mi manca la canzone!
Tanti anni e sempre, sempre, sempre!

Dissi corpetto, dissi
tutto, parte, ansia, quasi, per non piangere.
Che davvero ho sofferto nell'ospedale qui accanto
ed è bene ed è male aver guardato
dal basso verso l'alto il mio organismo.

Mi piacerà vivere sempre, anche di pancia,
perché, come dicevo e lo ripeto,
Tanta vita e giammai! TE tanti anni,
e sempre, molto sempre, sempre, sempre!

CESAR VALLEJO, TR. ROBERTO PAOLI

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