Il corpo abbandona fugace i corpi stranieri
Ritorna cieco a un nido di tiepida oscurità
A ruminare l'erba dell'erba
Tra foglie d'ebrietudine avvolgerà i baci -
Il corpo è un animale e pasce la memoria
Spegne la fiamma negli umori della sua solitudine
Il corpo si nutre con cavallette di nostalgia
Il corpo si disseta con le lacrime.
ANTONIS FOSTIERIS, TR. NICOLA CROCETTI
mercoledì 23 settembre 2009
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