mercoledì 23 settembre 2009

Il corpo abbandona fugace i corpi stranieri

Ritorna cieco a un nido di tiepida oscurità
A ruminare l'erba dell'erba
Tra foglie d'ebrietudine avvolgerà i baci -
Il corpo è un animale e pasce la memoria
Spegne la fiamma negli umori della sua solitudine
Il corpo si nutre con cavallette di nostalgia
Il corpo si disseta con le lacrime.

ANTONIS FOSTIERIS, TR. NICOLA CROCETTI

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