Ogni tua parola è come un seme.
Scava profondamente la sua radice.
Io mi sveglio per un misterioso dolore
e non trovo rimedio.
Allora mi consuma come un'amara sete
ogni movimento che hai fatto.
Ogni accento e ogni sguardi
si avvicina, chiaro egrande.
Il giorno è grigio e intorno a me
intorbida la figura.
Ma chiaro come specchio è il cuore della notte
dove tu sei tutto, tutto.
KARIN BOYE, DANIELA MARCHESCHI
mercoledì 4 novembre 2009
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