lunedì 26 aprile 2010

DUPLICITA'

Essa è il letto che non mi lascia sognare,
la prima colazione, impossibile a inghiottirsi.
È il bacio del risveglio che così caramente mi sfigura
E sfiora un morire che devo imparare.

Io sono il suo uomo che ha perso la solitudine
E, diventato solo nella sua duplice essenza,
si infatua di sé, ambivalente, insicuro.
Essa è la feria sanguinante che può guarire.

È la luce che mi priva della luce.
È la via, e mi sbarra il cammino.
È la casa che mi aliena la casa
e mi imprigiona all’indirizzo che le dico.

LEONARD NOLENS, TR. GIORGIO FAGGIN

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