giovedì 2 dicembre 2010

UOMO CHE SI FA STRANIERO

Un uomo a un tratto si fa straniero a sé
ai suoi oggetti, alla sua casa, alla donna in cui riposa
e l'aria di ogni giorno su lui posa
come terra strato sopra strato.
Un uomo a un tratto si fa straniero
al suo corpo dissociato, alle molte membra delle quali
si abusa in monvimenti infiniti.
E solo la sua testa è un serraglio di animali ammansiti.
E con le dita, nel linguaggio di chji non parla e chi non sente,
cerca di raccontare a se stesso brevemente
le cose che non disse mai a parola,
ma il suo sangue lentamente
lo soffoca come una cravatta e la rètina distende
una mappa di macchie alle pareti
con terre popolate dalla sola solitudine.

ORI BERNSTEIN, TR. ARIEL RATHAUS

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