Bacio assetato la neve che mi assedia
stella senza bocca a illuminare la tua cecità orfana
sono giuntodala linea arida dell'orizzonte e vedo
che là in fondo si abbracciano uomini e uccelli
perché manca il Tempo e le piogge non ci richiamano
procedi mio sangue verso boschi oscuri
procedi mia Voce verso l'inno delle pietre e glorifica
il cielo sparso sulla mia pelle selvatica
è il fuoco che m'insegue d'oceano in oceano
lo vedi come avanza e brucia le mie orme costanti
per partorire altree ceneri?
GEZIM HAJDARI
domenica 13 febbraio 2011
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