mercoledì 9 febbraio 2011

A quest'età la vita che rallenta
si riveste d'una grossa corteccia
entro la quale l'anima è non meno
tenera, ma soltanto più solitaria.
Ivi la vita sente e ripensa se stessa
con i medesimi palpiti; ma la dolce
fruizione dei sensi per lei va perdendosi
come in un torbido specchio le immagini.

CARLO BETOCCHI

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