sabato 2 aprile 2011

lei, a cavalcioni del mio grembo,
ruota (e così slinguo entrambi gli avidi capezzoli)
e, chinandosi, con i soli polpastrelli
guida alle labbra amanti il Visitatore affamato
il Quale (ora che giustamente lei si siede,
quasi offrendo quasi il dolce peso)
Oh, come stringono le succose cosce calde(istante per più profondo istante)mentre il suoviso
guarda,a malapena vivo,il magico Festino,
svanendo avido minimo per minimo -ù
in che asnfitrione stordita e palpitante
(affilato centimetro a centimetro)
sviene severo il mio Ospite immenso!
finché(ora che i nostri ventri si toccano e sognano)
non visti verseggiano i lontanissimi segreti dell'amore.

EDWARD ESTLIN CUMMINGS, TR. FRANCESCO VALENTE E VINCENZO OSTUNI

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