giovedì 5 maggio 2011

Le mani nelle tasche giunte, in alto
trovo il felice passo marinaio,
divaricando appena ki piedi infrango
il flusso duro dei sampietrini scabri.
Mi faccio vela aprendomi la giacca
contro una brezza che solo a un passo svelto
si rivela, ma che potrebbe presto
volgersi in naufragio
Mare di terra,
dove andrò di questo passo?
Viro di prua e entro nella piazza,
mi ancoro salda in placida terrazza.

PATRIZIA CAVALLI

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