mercoledì 9 aprile 2008

N. 41

Mentre guardo l’azzurro del cielo
Mi sembra d’aver un posto dove poter tornare,
ma la luce che attraversa le nubi
in cielo più non torna.

Il sole si dona generosamente a tutto andare
e vorremmo sfruttarlo anche di notte,
perché gli uomini sono di natura arida
e non sanno mai come gli alberi, ad agio, riposare.

Le finestre ne limitano il sovrappiù
ed oltre il cosmo io non desidero una stanza,
per questo con la gente non sono in armonia.

Essere significa danneggiare spazio e tempo
e il dolore piuttosto mi tormenta.
Quando me ne andrò riacquisterò la mia salute.
SHINTARO TANIKAWA, TR. YASUKO MATSUMOTO E MASSIMO GIANNOTTA

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