sabato 12 aprile 2008

INNOCENZA

Ridevano di quello che amavo −
la collina triangolare che pendeva
sotto il Big Firth.Dicevano
che ero limitato dalle siepi di biancospino
della piccola fattoria e che non conoscevo il mindo
Ma io sapevo che l’amore conduce alla vita
Ovunque attraverso la stessa porta.

Vergognandomi del mio amore
La allontanai da me e dissi che era finita
Anche se lei mi sorrideva con le viole.

Ma ora sono di nuovo tra le sue braccia d’erica
La rugiada d’un mattino indiana si posa
Sulle sbiancate piante di patate −
Quanti anni ho?

Io non so i miei anni,
io non ho età mortale:
non so niente delle donne,
niente della città,
non posso morire
se non varco queste siepi di biancospino.
PATRICK KAVANAGH, TR. NICOLA GARDINI

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