martedì 1 aprile 2008

SONETTO XXI

Tra le miriadi di voci della primavera quale
fu quella della passione mia suprema
quale il mio pianto nel primaverile coro
o il mio lamento degli dei al cospetto?

O amore tardivo, su ferite ali volo
speranza infinita non dovrebbero sospirare le labbra
o la sapienza mia motteggi, a fatica acquistata?
Benché sia muto, gli uccelli di sui rami
Rimuoveranno come ogni aprile il canto,
benché io muoia, l’incenso del mio amoroso voto
come quando giovane fui salirà al cielo.
Ma voi Bellezze che a contemplare mai sarò tenuto,
quale grande amante avrete in me perduto.
GEORGES SANTAYANA, TR. MARIA TIZIANA MAYER

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