domenica 23 novembre 2008

La luna vòlta agli anni in cui da un cuore
nuovo traevo più bagliore che da vetri,
nella violenza del silenzio, quasi
silente pel dolore di vedermi
arreso guadagna con cieca lentezza
le vecchie stade.E, ancora qualch vetro
quaggiù ne brucia, e qualche pista
sfregata dal vento di terra nuda
Ma è nel cielo che si ammassa
− perché io son stanco − fosse stanca
e delusa tutta la terra la gran luce;
e solo il cosmo n’è investito, non più
queste nostre contrade, se un riverbero
un misero riflesso ancora ha vita
è per significare che la luna
è vòlta verso dove non c’è vita.
PIER PAOLO PASOLINI

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