Nella nebbia di quello che tu fosti
dentro cieli improvvisi alta friabile,
contornata di pioggia, unta di lagrime,
risonante di echi, non so come…
Nel chiarore di quel che sei oggi
o equanime, o discosta, non so come
le parole desistano, precipita
il vento della mia vita in un turbine.
MARIO LUZI
venerdì 28 novembre 2008
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