Vichingo della steppa, Carlo dodicesimo
di Svezia, che percorresti quel cammino
dal Settentrione al Sud del tuo divino
predecessore Odino, furono la tua gioia
i travagli che muovono la memoria
degli uomini al canto, la battaglia
mortale, il duro orrore della mitraglia,
ferma spada e sanguinosa gloria.
Sapevi che vincere o essere vinti
sono facce di un Caso indifferente,
che non c'è altra virtù che essere coraggiosi
e che il marmo, infine, sarà l'oblio.
Ardi glaciale, più solo del deserto;
nessuno raggiunse la tua anima e ormai sei morto.
JORGE LUIS BORGES, TR. LIVIO BACCHI WILCOCK
venerdì 7 agosto 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento