Quando eravamo bambini
e i nostri genitori
ci negavano dieci centesimi di
fulgore
ci piaceva esiliarci nei parchi,
perché vedessero che mancavamo,
e dietro il loro cuore camminassero
fino a farsi più umili e piccoli di
noi.
Allora era bello ritornare.
Ma un giorno
partono veramente le barche da
gioco,
e incrociamo i corridoi, vergogne,
anni, sono già le tre di sera,
e il sole non riscalda la miseria.
Un tipografo misterioso
la parola Tristezza stampa ora
sulla prima pagina di tutti i
giornali.
Ah, un giorno camminando
comprendiamo
che stiamo in un carcere
di muri che si allontanano...
E ci è impossibile ritornare.
MANUEL SCORZA, TR. GIANNI TOTI
lunedì 3 agosto 2009
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