sabato 12 dicembre 2009

MAKINCONIA

A Domingo Bolìvar

Fratello, tu che hai la luce, dimmi la mia.
Sono come un cieco. Vado senza rotta e cammino a tentoni.
Vado sotto tempeste e tormenti,
cieco di sogno e pazzo d'armonia.

Questo è il mio male. Sognare. La poesia
è la camicia ferrea dalle mille punte cruente
che porto sopra l'anima. Le spine sanguinanti
lasciano cader le gocce della mia malinconia.

E così vado, cieco e folle, per questo mondo amaro;
a volte mi pare che il cammino sia molto lungo,
a volte che sia molto breve...

E in questa esitazione di respiro e agonia,
carico colmo di pene quel che appena sopporto.
Non odi cader le gocce della mia malinconia?

RUBEN DARIO, TR. ENZA MINNELLA

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