martedì 12 febbraio 2008

La primavera che un giorno

La primavera che un giorno
Appare col suo seguito
Nel mio giardino, s'alza chiassosa
nell'abbondanza d'innumeri petali,
nel melograno delle campanule,
nelle nuove foglie di foresta in foresta:
con i suoi moltelpici baci
turbò l'azzurro del cielo:
fece ritorno silenziosa
nel mio eremo deserto:
senza batter ciglio,
rimane ferma,
nascosta in un angolo
della mia casa solitaria:
guarda lontano, verso l'orizzonte
dove il verde svanisce
e muove l'azzurro del cielo.
RABINDRANATH TAGORE, TR. BRUNILDE NERONI

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