La scrittura delle nuvole,
il dolore dentro le ossa,
del tempo fine membrana
che mi rende arguto il tatto.
Nello spazio torno del silenzio,
al lume d’amore incerto,
a desideri indefiniti,
al riposo tra le ombre delle nuvole
che vagano tra i campi.
Affondo le radici nel cuore della terra,
m’urgono le parole alla restituzione.
CARLES DUARTE, TR. GIUSEPPE E. SANSONE
mercoledì 16 aprile 2008
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