Come la chiocciola presso la foglia
morta, in autunno, si ritrae nel guscio
di calce e di spirali, anche tu ormai
avanzando negli anni ti racchiudi
nei tuoi pensieri, e di silenzio avvolto
serri la porta di lucchetti e taci.
Hai dipinto una carta di ricordi
e ti rivolgi a rimirare il tempo
trascorso, e poi ritorni ad avanzare
di nuovo, e lentamente ti soffermi
quando t’imbatti in una rotta passerella.
Anch’io vorrei si dipanasse il mio
cammino aggrovigliato di scompigli
e sogni: focolari senza ceneri.
Ma gli anni ancor da nascere già gridano:
“Se guardi indietro ti tramuti in sale,
brucia il passato, scappa presto, via!”
MIHAI BENIUC, TR. SALVATORE QUASIMODO
domenica 5 aprile 2009
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