Andavo con i pugni nelle tasche sfondate,
Ed anche il mio pastrano diventavs ideale;
Andavo sotto il cielo, Musa, ed ero il tuo fido;
Quanti splendidi amori ho mai sognato allora!
Negli ultimi calzoni avevo un largo squarcio.
- Pollicino sognante, sgranavo nella corsa
Rime. L'Orsa Maggiore mi faceva da ostello,
- Le mie stelle nel cielo dolcemente frusciavano;
Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
In quelle sere dolci di settembre e sul viso
Le gocce di rugiada m'erano vin gagliardo;
E, rimando nel cuore di fantastiche tenebre,
Tiravo, come fossero delle lire, gli elastici
Delle scarpe ferite, col piede accanto al cuore!
ARTHUR RIMBAUD, TR. IVOS MARGONI
venerdì 10 aprile 2009
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