Quando ci siamo intravisti, l'aria fra noi
ha gettato d'un tratto
la sua immagine degli alberi, indifferenti e vuoti,
da cui si lasciava attraversare.
Oh, ci siamo lanciati, chiamandoci per nome,
l'uno verso l'altro, e così velocemente,
che il tempo si è schiacciato tra i nostri petti,
e l'ora, colpita, si è frantumata in minuti.
Avrei voluto conservarti tra le mie braccia
così come tengo il corpo dell'infanzia, nel passato,
con le sue morti irripetibili.
E avrei voluto abbracciarti con le costole.
(NIKITA STANESCU, TR. FULVIO DEL FABBRO e ALESSIA TONDINI)
sabato 23 febbraio 2008
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