venerdì 22 febbraio 2008

TU FORTE NOTTE

Tu forte notte. Non giunge al tuo volto
vampa di labbra o di nuvole d'ombra.
Nei bui giorni del sonno t'ascolto
e risplendi come aurora che sorga.

Sei la notte. Giacendo nel tuo letto
seppi la sorte e il male futuro.
Scansato dal borgo, la fama a lato
e la musica come vetro schiacciato.

Forti i nemici e angusta la terra
e tu, o amata, fedele a lei rimani.
Ramoscello di sambuco sull'acqua
spinto dal vento da ignoti pantani.

Saggezza immensa, bontà non di donna
nelle tue fragili mani, o Mortale.
In fronte il chiarore del sapere:
plenilunio nascosto, non sbocciato.

CZALAW MILOSZ, TR. PIETRO MARCHESANI

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