sabato 1 marzo 2008

MARZO

Marzo ventoso
Mese adolescente
Marzo luminoso
Marzo impenitente

Marzo che fai tuoi giochi
con le nuvole in alto
e con l’ombra e le luci
dài mutevol risalto
alla terra stupita

alla terra intorpidita,
mentre dal seno le strappi
le primule e le rose
e fresch’acque rigogliose
lieto fai rigogliare

Ed il passero riscuoti
con la tua folle ventata
nella sua grondaia secca
alla siepe denudata.

Spazzi i portici e le calli
e la nebbia nelle valli
e la polvere degli avi
e i propositi dei savi
rompi e l’ombra delle chiese

Ed il pavido borghese
che nell’ora porta il gelo
dell’inverno trapassato
e col corpo imbarazzato
geme il reuma ed il torpore
che nel volto porta il velo
della noia ed il pallore,
si rinchiude frettoloso
si rinvoltola accidioso
e incardina le porte.

Se lo scuoti e lo palesi,
marzo giovane pazzia,
la sua trista nostalgia
sogna il sonno di sei mesi

ei ti teme, dolce frate
marzo, terrore giocoso
ma tu passi vittorioso
sbatti gli usci e le impannate
con le tue belle ventate.

E la densa polve sveli
Nel tuo raggio popolato
e sul legno affumicato
i vetusti ragnateli.

Poich’il termine a riposo
Canti, marzo adolescenti,
t’odia questa buona gente,
marzo luminoso.

Ma se t’odiano addormiti
nelle coltri riscaldate
ed i passeri impauriti nelle siepi denudate
t’ama il falco su nell’aria
che più agile si libra
nella tua ventata varia
e le sente in ogni fibra
lieto della tua procella
ché per lui si fa più bella
ché per lui si fa più pura
ai suoi occhi la natura.
Marzo mese luminoso
Marzo adolescente
Marzo irriverente
Marzo luminoso.
CARLO MICHÆlSTADTER

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